Tra colazione e preparazione bici e valigie arrivano le 11, si parte! Tempo di uscire dalla città e subito una bella salita, forza, forza,...le soste oggi mi sembrano più numerose del solito, in salita ovviamente si scende, poi c'è la felpa da mettere, il ciuccio che cade, un sorso d'acqua dalla borraccia, la felpa da togliere, la spiga di grano da dare al Luca... Il percorso di oggi è differente da quello degli altri giorni, il piccolo fiume altmuhl che stavamo seguendo si è gettato nel main donau canal un grosso canale per la navigazione. Anche i campi di grano ci hanno abbandonato la valle si è fatta più stretta, e la ciclabile anche se quasi sembre ben separata dalla strada ne segue più o meno il percorso, insomma spesso si sente il rumore delle macchine che passano non molto distanti.
Giungiamo a Riedemburg sosta pranzo. Lasciamo le bici sulla ciclabile accanto al canale e saliamo in paese. Entriamo nel ufficio informazioni turistiche dove i bimbi si perdono subito nel baule dei giochi. Non ci sono market in paese, solo bar, panifici etc, chiediamo anche informazioni sul castello di Prunn che avremmo incontrato da li a poco, per raggiungerlo c'è una salita impegnativa di almeno un'ora a piedi. Per pranzo alla fine la scelta cade su un panificio/pasticceria. Una fetta di torta alle fragole per Mari, una alle fragole e mirtilli per Franci, una a lamponi e frutti di bosco per Luca e Silvia, 4 brezel.
Ora abbia gli zuccheri necessari per ripartire, avremmo anche la possibilità di prendere il battello ed arrivare direttamente a Kelheim, ma abbiamo tempo decidiamo di continuare a pedalare. Facciamo circa 500mt e subito è sosta parchetto giochi. Sono tutti e tre molto appassionati di scivoli, altalene, castelli su cui arrampicarsi... Ad un certo punto Silvia mi riporta il mio cellulare, una delle mamme lì al parchetto lo ha trovato per terra e ce lo ha riportato. Mi deve essere caduto mentre mi dondolavo sul cestino con il Luca. Mi è andata bene.
Ripartiamo e dopo poco Luca si addormenta, passiamo sotto al castello di Prunn e senza esitazione proseguiamo, la salita ora no. Arriviamo ad Essing è l'ultima fermata del battello che porta a Keleim, vediamo però che il cartello verde dice che mancano solo 7 km, non ci pensiamo più di tanto e proseguiamo.
Passiamo sotto un caratteristico ponte pedonale che attraversa il canale, a Marianna scappa la cacca, così facciamo sosta. Io Luca e Francesca attraversiamo il ponte a piedi, poi anche Silvia e Marianna ci raggiungono. Franci si lancia in scatti di corsa sul ponte, il piede le si incastra tra le assi e fa un bel volo, ecco la sbucciata quotidiana, un motivo in più per rimanere attaccati al tubo.
Passiamo sotto un caratteristico ponte pedonale che attraversa il canale, a Marianna scappa la cacca, così facciamo sosta. Io Luca e Francesca attraversiamo il ponte a piedi, poi anche Silvia e Marianna ci raggiungono. Franci si lancia in scatti di corsa sul ponte, il piede le si incastra tra le assi e fa un bel volo, ecco la sbucciata quotidiana, un motivo in più per rimanere attaccati al tubo.
Finalmente arriviamo a Kelheim. Accendo il navigatore e guardo quanto manca all'albergo: 4,5km, si trova dall'altra parte della città. Forza oggi facciamo il record della tappa più lunga.
Il percorso ci fa passare un paio di volte da una parte all'altra del canale poi abbiamo la sensazione di uscire dall'abitato e inoltrarci verso una zona industriale con imponenti ciminiere, ma il navigatore ci rassicura, è la strada giusta. La strada sembra non finire mai, dopo un rettilineo c'è un altro rettilineo, io baro un po' al rispondere al quanto manca, 2km, 1km... Ma Marianna regge bene sa che in un modo o nell'altro non manca molto e continua a pedalare. Anche Luca è molto bravo, sul seggiolino dietro la sua mamma. E cosa dire di Silvia che con carrellino e seggiolino ha la bici più pesante di tutti?
Incontriamo a bordo strada un gregge di pecore e accanto un cartello "stark ferienhoffer 500mt" questa volta ci siamo davvero. Un'ultima ripida discesa sulla sinistra e vediamo la nostra meta in fondo alla via. Ce l'abbiamo fatta! Ed oggi sono stati 41km, è record! Ci regaliamo un bel "batti un cinque", "bravi tutti!". All'ingresso ad accoglierci una barca dei pirati di importanti dimensioni. Non facciamo tempo a scendere dalle biciclette che Mari Fra e Luca sono già a giocare sulla barca a piedi nudi sulla sabbia. Probabilmente i più stanchi siamo noi, io di sicuro. Escono i proprietari ad accoglierci, ci mostrano il nostro carro roulotte, le nostre valigie, gli altri spazi della fattoria. Che bello essere arrivati, abbiamo raggiunto la meta.
Per l'ultima volta assolgo il mio compito di fine giornata: parcheggio le bici, le controllo, scarico e sistemo il carrellino. Il ricovero bici è spazioso ed accessibile con una rampa, niente spazi angusti, rampe di scale etc, come spesso nei primi alberghi è capitato.
L'alloggio per la notte è molto caratteristico, un carro in legno autocostruito, coibentato e arredato finemente. All'interno ci hanno sistemato lo spazio con un un enorme materasso circa 2x4 metri, più un secondo materasso su un soppalco 2x1. Il carro non è grande ma sta notte si dorme larghi. Nello spazio rimanete un angolo cucina e addirittura una stufetta a legna (che credo proprio non accenderemo).
Oltre allo spazio giochi "nave dei pirati", ci sono molte altre attrazioni per bambini: animali (asino, pony, caprette, conigli), piccola piscina all'aperto, un salta salta, una ricca selezione di trattori giocattolo (per la gioia di Luca) e macchine a pedali. Insomma ne è valsa la pena far qualche chilometro in più ed arrivare fin qui.
Quello che manca è il servizio ristorante, quindi per mangiare facciamo quattro passi e a poca distanza raggiungiamo quello che sembra l'unico locale del piccolo borgo.
Il proprietario baffuto e simpatico non parla inglese, ma si fa capire parlando in tedesco con convinzione. Ordiniamo al solito al buio, ma su consiglio dell'oste prendiamo solo tre piatti di cui una snizel e due a sorpresa. I due piatti a sorpresa si rivelano un abbondante brasato e un enorme stinco. C'è da mangiare per un reggimento, ci impegnamo per quanto possibile, ma non siamo riusciti infine a non avanzare un po' di stinco. Quando è troppo è troppo.
Quando torneremo a casa per una settimana al meno solo pasta, promesso.
Tornati al nostro alloggio ci facciamo io e Marianna entriamo quasi subito nel carro, Franci Luca e Silvia stanno fino all'ultimo a giocare sulla barca. Io sono proprio cotto ed anche con qualche linea di febbre, Silvia invece regge bene e con i bimbi pensa a tutto lei, infine ci addormentiamo stanchissimi.
Per l'ultima volta assolgo il mio compito di fine giornata: parcheggio le bici, le controllo, scarico e sistemo il carrellino. Il ricovero bici è spazioso ed accessibile con una rampa, niente spazi angusti, rampe di scale etc, come spesso nei primi alberghi è capitato.
L'alloggio per la notte è molto caratteristico, un carro in legno autocostruito, coibentato e arredato finemente. All'interno ci hanno sistemato lo spazio con un un enorme materasso circa 2x4 metri, più un secondo materasso su un soppalco 2x1. Il carro non è grande ma sta notte si dorme larghi. Nello spazio rimanete un angolo cucina e addirittura una stufetta a legna (che credo proprio non accenderemo).
Oltre allo spazio giochi "nave dei pirati", ci sono molte altre attrazioni per bambini: animali (asino, pony, caprette, conigli), piccola piscina all'aperto, un salta salta, una ricca selezione di trattori giocattolo (per la gioia di Luca) e macchine a pedali. Insomma ne è valsa la pena far qualche chilometro in più ed arrivare fin qui.
Quello che manca è il servizio ristorante, quindi per mangiare facciamo quattro passi e a poca distanza raggiungiamo quello che sembra l'unico locale del piccolo borgo.
Il proprietario baffuto e simpatico non parla inglese, ma si fa capire parlando in tedesco con convinzione. Ordiniamo al solito al buio, ma su consiglio dell'oste prendiamo solo tre piatti di cui una snizel e due a sorpresa. I due piatti a sorpresa si rivelano un abbondante brasato e un enorme stinco. C'è da mangiare per un reggimento, ci impegnamo per quanto possibile, ma non siamo riusciti infine a non avanzare un po' di stinco. Quando è troppo è troppo.
Quando torneremo a casa per una settimana al meno solo pasta, promesso.
Tornati al nostro alloggio ci facciamo io e Marianna entriamo quasi subito nel carro, Franci Luca e Silvia stanno fino all'ultimo a giocare sulla barca. Io sono proprio cotto ed anche con qualche linea di febbre, Silvia invece regge bene e con i bimbi pensa a tutto lei, infine ci addormentiamo stanchissimi.

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