La sveglia è sempre libera e così questa mattina erano le 8.20.
Colazione abbondante, una buona macedonia, le uova alla coque per mari e fra.
Durante la notte abbiamo sentito della pioggia ma ora il tempo è bello.
Prima di partire la signora della reception ci tiene d assicursi che il trasporto bagagli si informato e venga a prenderli nel posto giusto. Bene, oggi ce lo sentiamo andrà tutto liscio.
Alle 10.20 si parte. Torniamo sulla ciclabile e via a pedalare.
Franci questa mattina e visivamente svogliata, continua a fermarsi con mille scuse e poi lo si vede guardandola in faccia "che noia, che fastidio..." Lo dice con gli occhi.
"franci dai che tra poco c'è il percorso per i piedi" ed eccola accendersi tutto d'un tratto e partire con una pedalata impegnata. Ma ci vuol sempre un obiettivo per impegnarsi seriamente nel percorso?
Prima tappa: percorso sensoriale per i piedi. Sono delle aiuole disposte a cerchio e riempite ognuna di materiali differenti, sabbia sassi, sassi appuntiti, pigne...
Durante la notte abbiamo sentito della pioggia ma ora il tempo è bello.
Prima di partire la signora della reception ci tiene d assicursi che il trasporto bagagli si informato e venga a prenderli nel posto giusto. Bene, oggi ce lo sentiamo andrà tutto liscio.
Alle 10.20 si parte. Torniamo sulla ciclabile e via a pedalare.
Franci questa mattina e visivamente svogliata, continua a fermarsi con mille scuse e poi lo si vede guardandola in faccia "che noia, che fastidio..." Lo dice con gli occhi.
"franci dai che tra poco c'è il percorso per i piedi" ed eccola accendersi tutto d'un tratto e partire con una pedalata impegnata. Ma ci vuol sempre un obiettivo per impegnarsi seriamente nel percorso?
Tutti molto bravi Luca compreso, poi a piedi nudi sulle bici verso la vicina fontana del relax. Una sorta di vasca di acqua corrente molto fredda fatta per entrarci a piedi nudi. Il primo impatto è "ma chi me lo fa fare" il secondo quando ormai sei dentro "dopotutto non è così male, anzi si sta bene." È una dinamica che capita spesso nella vita dopotutto....
Seconda tappa Franci ha finito lo slancio e la faccia é tornata quella di prima.... "ok to attacco al tubo?"
Terza tappa Luca si addormenta.
Il percorso è molto bello anche oggi, quasi sempre in mezzo ai campi e lontano da strade trafficate.
Arriviamo a Pappenheim, famoso Borgo medioevale. Il Borgo è in salita, spingiamo le bici, andiamo a visitarlo e a cercate qualcosa da mangiare.
Sorpresa il Borgo ospita oggi una rappresentazione storica, accampamanti, botteghe, spettacoli, si può anche mangiare. Paghiamo il family ticket (20euro) ed entriamo.
In molti sono in costume anche tra i visitatori, le botteghe sono di tutti i tipi, noi cerchiamo quella dove si mangia. Ed eccoci dunque al solito problema, ci sono delle parole incomprensibili che si possono odinare, quale scegliere? Chiedo cos'è "pfand" (si scrive cosi?), iniziano a spiegarmi poi una ragazza in inglese mi dice che è la cauzione per i boccali. Ok non è qualcosa che si mangia, prendiamo allora dei wurstel e delle fettine di porcello. Mari e Fra assaggiano ma sono sapori strani, avevano fame ma preferiscono non mangiare. Spieghiamo che chi ha davvero fame si fa andar bene quello che trova nel piatto, ma non serve a molto. Mari decide che vorrebbe mangiare quella zuppa che stanno cucinando in uno strano archibugio alle porta del castello. Silvia acconsente e vanno insieme ad ordinarla, si assicurano che non fosse piccante.
Terza tappa Luca si addormenta.
Arriviamo a Pappenheim, famoso Borgo medioevale. Il Borgo è in salita, spingiamo le bici, andiamo a visitarlo e a cercate qualcosa da mangiare.
Sorpresa il Borgo ospita oggi una rappresentazione storica, accampamanti, botteghe, spettacoli, si può anche mangiare. Paghiamo il family ticket (20euro) ed entriamo.
In molti sono in costume anche tra i visitatori, le botteghe sono di tutti i tipi, noi cerchiamo quella dove si mangia. Ed eccoci dunque al solito problema, ci sono delle parole incomprensibili che si possono odinare, quale scegliere? Chiedo cos'è "pfand" (si scrive cosi?), iniziano a spiegarmi poi una ragazza in inglese mi dice che è la cauzione per i boccali. Ok non è qualcosa che si mangia, prendiamo allora dei wurstel e delle fettine di porcello. Mari e Fra assaggiano ma sono sapori strani, avevano fame ma preferiscono non mangiare. Spieghiamo che chi ha davvero fame si fa andar bene quello che trova nel piatto, ma non serve a molto. Mari decide che vorrebbe mangiare quella zuppa che stanno cucinando in uno strano archibugio alle porta del castello. Silvia acconsente e vanno insieme ad ordinarla, si assicurano che non fosse piccante.
Intanto iniziano spettacoli di vario tipo: una band di teutonici d'altri tempi vestiti di sole pelli e sporchi di nero quanto possibile, denti compresi, con cornamuse, tamburi e batteria. Ci siamo messi in prima fila con Luca che appena vedeva avvicinarsi uno dei musicanti si abbracciava forte al papà. Silvia ci raggiunge e viene la volta degli sbandieratori dall'Italia: bravi, bravissimi!
Terminato lo spettacolo degli sbandieratori è la volta dei cavalieri impegnati in un classico torneo con spade, lance, mele da colpire sulla testa di qualche scudiero... scendiamo dunque per vederli più da vicino. Francesca e Luca i più appassionati, ma ormai si sta facendo tardi e li convinciamo a venir via. Prima di lasciare il torneo passiamo però davanti ad una bottega di crepe e sidro. Vada per una crepe alla netella, ci aspettano ancora diversi kilometri, ci servirà.
Il tempo di tornare alle bici e sistemarci che ecco inizia delle pioggerellina, ok, meglio partire con i k-way e convincere il luca a stare nel carrellino. Così si parte a pedalare, il percorso è sempre ben segnalato, al solito seguiamo le frecce verdi. Passiamo spazi aperti di particolare fascino, ma le domande più gettonate rimangono: quanto manca? Il pesello laggiù è il nostro? Ma dove stiamo andando che qui non si vede nemmeno una casa?
La pioggia si mantiene leggera sino a 2km dalla fine, è allora che decide di fare sul serio, ma manca poco, ormai è fatta. Io con il carrellino e Marianna stiamo davanti e allunghiamo per arrivare in paese, Silvia e Francesca si attardano un poco e si fanno grosse risate vedendo passare una macchina con il portellone posteriore aperto "ma non gli usciranno i fazzoletti?" si chiede Francesca.
Intanto arriviamo in paese e ci fermiamo sotto un albero, consulto il GPs, si il nostro albergo è proprio quello azzurrino di fronte a noi. Peccato che sia al di la,del fiume e che il ponte che dovremmo prendere sia chiuso per lavori in corsa, non ci resta che andare avanti alla ricerca del prossimo ponte e poi torniamo indietro. Così facciamo ed arriviamo in albergo fradici come pulcini. Poco dopo smette di piovere ed esce un po' di sole.
Entriamo e le nostre valigie sono nell'altrio, buon segno! Una signora molto gentile ci da le chiavi della stanza. Ed ora doccia per tutti, ci vuole!
La sera ceniamo in albergo guardando la partita Brasile-Cile e ordinando al solito alla carta. Puntiamo col dito uno dei tanti nomi incomprensibili ed aspettiamo di vedere cosa arriva.
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