venerdì 27 giugno 2014

Giorno 2

La giornata inizia con una buona e abbondante colazione. Unica nota pensavo di finire un pezzo di formaggio della Franci ed invece era burro, la mia faccia nel masticarlo non è stata fotografata.
Per fortuna alla reception c'era la figlia della signora di ieri che parlava inglese, così sono riuscito a spiegarle che lasciavano due bagagli e una busta con 156euro e che doveva consegnarli ad un tizio che sarebbe passato a prenderli.
Per un certo verso questo è un viaggio che allena alla fiducia, occorre fidarsi che le cose vanno come dovrebbero andare, e che se si incontrano imprevisti in qualche modo si risolvono. Un buon allenamento insomma.
Per le 9.30 siamo dunque pronti a partire tutti in sella, Luca nel seggiolino, foto di rito e via.
Dopo 300mt prima tappa: ufficio informazioni. Ci spiegano la ciclabile, il castello, i resti delle terme romane (ma guardandoci come per dire: voi che siete italiani seriamente volete vedere i nostri resti romani?). Luca fa la cacca.
Seconda tappa appena usciti da Weissemburg eccoci dunque al castello romano, o meglio ai pochi sassi ricostruiti che rimangono. Facciamo una corsa, curiosiamo qualche foto e ripartiamo.
La giornata è bella, c'è un bel sole, ci mettiamo la crema.
La ciclabile su rivela uno sterrato ma molto ben tenuto che si snoda tra i campi accanto al tracciato della ferrovia. Ad un certo punto un cartello indica una deviazione la seguiamo, poi un po' a naso riusciamo a tornare sulla strada principale. Luca si addormenra, ci fermiamo e lo tolgo dal seggiolino per metterlo bel carrelino, ma si sveglia e piange che vuole tornare nel seggiolino. Ripartiamo. Luca si addormenta di nuovo, ci fermiamo e Silvia lo toglie per metterlo nel cartellino, ma si sveglia e piange che vuol tornare nel seggiolino, è un pianto disperato inconsolabile. Proviamo a procedere ugualmente ma non serve, allora Silvia galà pensata giusta, gli dà i suoi cavalli della Lego. Funziona sempre così per interrompere il pianto disperato occorre l'interruttore giusto e tutto passa in un istante.
Ogni tanto rispondo al "quanto manca?" E per essere sicuro do anche una sbirciata al GPS.
Passiamo per la fossa Carolina, Luca intanto si addormenta. Attraversiamo un bel parco e voilà siamo arrivati: eccoci alla picina di ieri, troppo bella per non tornarci. Km percorsi 13.
Prima di entrare però abbiamo fame sono ormai passate le 13.00. A locale delle terme ci propongono due piatti con quattro cotolette impanate e patatine fritte per soli 9.80euro: prese. Ci danno anche da colorare e disegnare.
Poi finalmente piscina: scivoli, onde, acqua calda... Proviamo anche uscire alle due piscine esterne ma li l'acqua non è riscaldata, niente da fare, subito dentro e via con gli scivoli. Credo che Mari e Fra ne abbiano fatti più di 30... Grande divertimento anche oggi.
Alle 17.00 eravamo di nuovo alle bici, un ghiacciolino e poi pronti per partire con destinazione albergo. La strada non era poi molta se non che poi terminava con una bella salitella per raggiungere il piccolo Borgo agricolo dove pensavo di aver prenotato da dormire. Già, pensavo. Perché una volta arrivati non c'era nessuno e alla porta scotchato si trovava il foglio della prenotazione con il mio nome Davide Stefanoni. Tutto era scritto in tedesco, ma qualche parola chiave tipo un "nicht" evidenziato in giallo mi faceva intuire che non avremmo dormito lì questa sera. Sopra al foglio della prenotazione c'era un secondo foglio con il nome è il numero di telefono di un altro albergo. 

Ok, calma e sangue freddo:
1. Non ho portato il dizionario di tedesco, sarebbe stato utile, controllo nelle app ma ho solo il translator di google che funziona solo online.
2. Possibile che non ci sia nessuno? Le porte sono aperte ma non c'è anima viva.
3. Se chiamassi chiara per farmi tradurre? Mmm forse meglio chiamare il numero dell'hotel scritto su quel foglio.
4.il numero è senza prefisso quale sarà il prefisso della germania? Rovisto tra le prenotazioni degli hotel: ok 0049.
5."hello, is there anybody speaking English?" Si, c'è meno male, c'è una ragazza che parla inglese.
6."sono Davide Stefanoni, ci sono per caso lì dei bagagli con il mio nome?" "no non mi sembra e poi non la conosco non ho prenotazioni a suo nome..." "Si lo so ma io sono a Gronhart, avrei dovuto dormire qui ma invece ci sono solo dei fogli con delle frasi in tedesco che non capisco, me le può tradurre?"
7.con una pronuncia che sarà stata pessima le leggo le frasi misteriose e lei traduce "significa che i vostri bagagli sono da noi" "ah ok allora sono da voi?" "Aspetta che controllo meglio.... Via Mayer 35..." "Tradate! Yes yes! Are mine! Davide Stefanoni it's me. Dunque veniamo da voi, ma avete anche posto per dormire, ci servirebbero 4 letti..." "Controllo,... Ci sono due doppie le prenoto?" "Caspita si arriviamo!"
8.Ragazze, questa sera non dormiamo qui rimettiamoci sui pedali ancora uno sforzo ancora 5km, così dice il GPS. Franci era da poco attaccata al tubo così non ha protestato, Mari invece... "Mari il lamento ora non serve, c'è un imprevisto, stringi i denti, fai un sorriso che lo risolviamo.
È stato così che senza sbagliare strada ci siamo diretti verso la nuova meta canticchiando "allelu alleluia..."
Arrivati al nuovo albergo le nostre valigie erano giusto all'ingresso, evviva.
Alla reception c'era la ragazza con cui avevo parlato al telefono, l'albergo è pieno, le nostre camere sono in un altro edificio a 300mt da lì. Mari e Fra con Silvia decidono di andarci a piedi, io e Luca imperterriti in bici. Le valigie ce le porta dopo poco quella ragazza in macchina, molto gentile.
Tutto bene quel che finisce bene.
La sera controllo nella posta e trovo effettivamente una mail della gasthouse bidonara  in risposta al mio modulo di prenotazione elettronico, sono due pagine di frasi in tedesco, e le ultime due righe dicono che dispiace ma i loro alloggi sono troppo piccoli per 5... Evidentemente avevo tradotto solo le prime righe senza arrivare alla fine...

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